Eravamo le uniche due mani alzate a quel concerto in mezzo a un mare di telefoni
Tu la pace dentro quel casino
Proprio come nella testa mia
Era tipo, "Non lo so quello che provo, ma mi piace quando sei vicina"
Sento di essere in debito col paradiso
E, se finisce, è solo colpa mia
Perché il bene non lo merito
E mentirei se non dicessi quanto è stato bello
Ma te sei distante, il cuore mio è alla porta dell'inferno in Turkmenistan
Da soli com'è che si sta?
Sei strano, l'istante in cui penso a noi non ha senso
Come quello che strimpello tanto per suonare
Solo sesso, perché volevo vincere, ma ho perso male
È stato bello, ma da quando sei lontana
Cala il sole un po' prima
Non c'è una regola, lo sai, la vita è strana
Chissà se da te sorge un po' più tardi la mattina
Eravamo la ragione per cui le persone spengono i telefoni
Quella sera a quel concerto con le mascherine sull'orecchio e le sedie pieghevoli
Ci bastò girarci per vedere che eravamo uguali come per chi gioca a Memory
Con lo sguardo di chi valuta la possibilità di abbandonare i convenevoli
Senza sentirsi colpevoli
Ma ora è meglio se dico no, ci siam capiti?
Con te è bello, ma non si può come i graffiti
Ma quanto gridi? Forse vuoi assassinarmi
Parli solo tu, fai monoliti come i sassi grandi
Sono coltelli le cose che dici
Metti le mani nei capelli un po' mossi, un po' lisci
Gridare fuori dai locali, davanti ai miei amici
Bloccar la coda come i cani che non sono felici, wow
È stato bello, ma da quando sei lontana
Cala il sole un po' prima
Non c'è una regola, lo sai, la vita è strana
Chissà se da te sorge un po' più tardi la mattina