Metto a fuoco la situazione
Chiedendomi dove mi trovi
Armadi colmi di libri nuovi
Bei colori, e gli odori...
Ah cazzo gli odori, il silenzio
Si forse un silenzio un po' troppo assordante
Come se venissi zittito dalle domande
Dalle domande
DALLE DOMANDE!
Quante domande mi porgo
Ogni tanto vorrei stare isolato dal resto del mondo
Da ogni angolo del mondo
Ma del resto il mondo è tondo
Come me per te
Non mi conosci a fondo
Vivo di emozioni e sensazioni
Lezioni, se vivi senza azioni
Carezze di una mano femminile
Musica riascoltata dopo tempo da un vinile
E adesso le riesco a sentire
Le voci dentro me, che tentano d'uscire
Perché...
E adesso le riesco a sentire
Le voci dentro me, che tentano d'uscire
Perché io
Vedo luci, vedo ombre, ombre tra le luci e luce tra le ombre
Luci fantasma dispersione ottica in un prisma
Passano su di me, come in un bimbo il crisma
Tutto s'affianca alla melodia di un pianoforte
Le note, che navigano in aria sciolte
C'è chi, le note le raccoglie come foglie su cui svolge lo sfogo di mille voglie
Mentre sto fermo mi so-ffermo tra me e me affermo che sto so-ffrendo
Faccio un altro passo lo stesso
Ma adesso mi guardo allo specchio
Infatti, le riesco a sentire e vedere
Le voci dentro me, che tentano d'uscire ormai tutte le sere
Infatti, le riesco a sentire e vedere
Le voci dentro me, che tentano d'uscire ormai tutte le sere
Quindi orà mi chiedo
"Che cosà non vedo?"
Non vedo
Unà famiglia unita
Unà persona amica
Un bambino che ambiva a avere una bambina ambigua
Di cui puoi fidarti
Accettare i difetti
Parlare e poi sfogarti
E provare strani effetti
Cambiato e cresciuto o andato e perduto
Fatto sta che m'hanno mandato da un'estranea a chiedere aiuto
Dove un minuto sembra un decennio
La punta della penna sul foglio taglia più di un coltello
All'apparenza, sembro un depresso
Perché tengo tutto dentro
La verità è che spesso m'alleno a pugni e calci allo specchio
Contro il fantasma dell'alter ego di me stesso
Tra tutto questo, non cedo
E collego, con l'ego