Siamo figli dell'odio, tentiamo di cavalcare le onde dell'amore
Siamo tutti professori, ma nulla c'appartiene nemmeno le nostre opinioni
Siamo ospiti alla sagra dei luoghi comuni
I nostri silenzi, misteriosi perché, non fanno mai lo stesso rumore
E renderci felici non è un compito degli altri, ne siamo gli unici responsabili
Non c'è spazio per comodi alibi
Noi abbiamo il mondo in mano
Ma lo afferriamo con i guanti
Finché non ci scivola via all'ultimo minuto
La venticinquesima ora è un cimitero di rimpianti
E nostalgia di qualcosa che non s'è mai vissuto
Siamo numeri
Intrappolati nei meccanismi rigidi di una calcolatrice
Tutto ormai si può tradurre in cifre
Ma poi per assurdo la teoria non coincide con la pratica, 1+1 fa 2 solo in matematica
In natura ogni eccezione conferma la regola
Non si è mai visto un lupo sbranato da una pecora
Noi abbiamo il mondo in mano
Ma lo afferriamo con i guanti
Finché non ci scivola via all'ultimo minuto
La venticinquesima ora è un cimitero di rimpianti
E nostalgia di qualcosa che non s'è mai vissuto
La venticinquesima ora
(E' un cimitero di rimpianti)
E nostalgia di qualcosa
(Che non s'è mai vissuto)