Strappo dal foglio l'ultimo suono perch'è ciò che voglio ed
Usando l'inchiostro l'ultimo sforzo sarà corrisposto. E
Questi incastri trasmetteranno la profondità del mio abisso, da
Questi passi trapeleranno significati che non registro
Mistici messaggi inneggianti al satanismo
Simboli spiritici aspiranti al qualunquismo
Acquisto regole per la mia vita applicandomi a sbagliare, non mi
Riferisco a crediti tipo carta Visa ma piuttosto al mio errare
Rimane da rimare il tempo e d'accordare il mondo, è
Essenziale per trovare il bene sciupare pergamene... Che se
Spezzi il ritmo non tiene, avrai corde da catene, un
Polifonico strumento irrompe nel monotono tondo, quella
Sferica cerchia ora intrisa fino al bordo di letame
Lentamente, da empia di risa, letalmente potrà traboccare
In
Tutto questo una costante non c'è se gli
Artisti sono esclusi dalla conta
Musica e poesia e arte son la strada
Il mio messia verso la svolta
Il
Progresso non esiste se non attraverso le conquiste, ma il
Passato c'ha istruito: non è Stato che fallito colui
Che guardando al soldo abbia creduto di aver risolto conflitti
Interiori, non fu assolto, in senso assoluto...
Perdono, confesso: i peccati compiuti son frutto di calcoli ben meditati
Aiutami adesso, ho quasi esaurito gli attimi intatti son quasi scaduti!
Persino quel lampo estivo illudente è scomparso lasciando il cielo piangente e
Ascoltami, non intendo essere alludente ma è da
Un po' che in testa non penso più niente!
Insistentemente paranoie e memorie in ballo
Parlano portando avanti un ostallo, come un ostacolo, e
Immagini mi permettono di vederti qui presente ma la
Realtà è deludente e siamo distanti dal miracolo
In
Tutto questo una costante non c'è se gli
Artisti sono esclusi dalla conta
Musica e poesia e arte son la strada
Il mio messia verso la svolta
Consapevole, più o meno, dei miei limiti ho scelto
Cosciente, bene o male, degli stimoli esterni
Incurante che tu sia un freno ai brividi, ostento
Abile ad accelerare nei bivi incerti, mi vanto
Canto, mi distraggo e in un secondo ho colto la superficialità che contraddistingue
Il mio volto quando
Predico un'etica che neanch'io ascolto
Ma se predico al vento non si contraddice poi molto
Realizzando che ironizzo sull'agire stolto, questi scherzi e consigli, a chi mi sono rivolto?
Rileggendo ciò che ho scritto potrei aver raccolto tempestivamente
Il frutto dei semi, il mio raccolto. Ma
Ricasco nel cesto di vimini, forse ho un guasto che mi procura lividi, non riesco ad
Aggiustare i miei fili ma riescono dagli occhi dei liquidi.. Forse è
Presto per dire è tardi ma quei giorni ormai non li elimini, forse
Servono per ricordarti che non importa quello che semini