Mi ricorderò
Del fuoco sacro che era in me
Dei falsi miti e le ossessioni
Dei viaggi al centro del mondo
Mi ricorderò
Dei balli dei tempi di marzo
Dei libri e dei progetti infranti
Dei pianti e il sesso dopo il vino
Di notti spese a meditare sulle mie priorità
E del giogo di un'immagine composta
Della pioggia che bagnava una casa senza tetto
Dei pianti e il sesso dopo il vino
Sognavi d'essere sirena
E di un Ulisse ormai piegato
Al volere del tuo canto
Ai pianti e il sesso dopo il vino
Ai pianti e il sesso dopo il vino
Ricordo ancora quell'albero d'ulivo
Tagliato sopra ad uno scoglio
Illuminato nelle notti senza luna
Da una luce artificiale
Seppure morto è ancora in piedi
Seppure morto è ancora in piedi
Seppure morto è ancora in piedi
Seppure morto è ancora in piedi