Profumo di camino appena spento
Alle quattro del mattino è ancora tutto così lento
Qui puoi essere te stesso tra un vicolo e un campari
Nella macchina del tempo di Via dei Coronari
Un albergo accartocciato in un reticolo di rami
Serrande ancora chiuse d'antiquari e falegnami
Qui sei amico di tutti, politici e giullari
Nella macchina del tempo di Via dei Coronari
È qui che Mastroianni corteggiava la sua bella
E Trilussa sorseggiava un liquore alla cannella
Con Leone e Morricone persi in una sigaretta
Un Duca porporato s'amava con Fiammetta
È qui che Antonello ha intonato Grazie Roma
Bernini e Borromini si contendevano la gloria
Verdone nel silenzio trovava ispirazione
È qui che ho riscoperto anch'io d'avere un cuore
Vorrei essere quel gatto che mi guarda un po' sornione
Col muso nella grata di quel minuscolo balcone
Così potrei osservare l'incedere del tempo
Dall'alto e senza affanni di chi non trova il piatto pronto
Intanto una cagnetta s'accosta alla fontana
E tira su una zampa per marcare la sua tana
Perché pure per lei ci sta un pezzo di Roma
Regalato dal destino perché si senta meno sola
È qui che Michelangelo progettava la cappella
E Sordi chiacchierava allegro con la Sora Lella
Renato autografava cassette ai suoi sorcini
E Gassman raccontava di sogni ai suoi bambini
È qui che quella Banda strozzava le persone
E una città impazziva appresso ad un pallone
È qui che voglio stare non saprei stare altrove
Perché è qui che ho riscoperto il suono dell'Amore