Nella valle del Gran Sasso
In un piccolo convento
Con il cuore assai contento
Gabriele dimorò
In Assisi ebbe i natali
Da famiglia molto agiata
Del Signore timorata
Che alla fede lo educò
Di carattere assai vivace
Elegante e vanitoso
Ballerino provetto e gioioso
Nel teatro primeggiò
A Spoleto fu colpito
Quando vide in processione
Della Vergine l'Icone
Che nel cuore gli parlò
"Lascia stare questa vita
Non sei fatto per il mondo
Presto fatti religioso"
Passionista diventò
Con la tonaca e con la croce
Lui trascorse i pochi anni
Tra le gioie preghiere e malanni
Dedicandoli al Signor
Fece dono al Signor
Fece dono al Signor
Fece dono al Signor
Della sua gioventù
Fece dono al Signor
Fece dono al Signor
Fece dono al Signor
Della sua gioventù
Fu d'esempio ai confratelli
Per il suo raccoglimento
Per la fede assai profonda
Per la grande carità
Ogni azione e ogni pensiero
Risplendevano d'amore
Che alla Vergine Maria
Ogni istante dedicò
In un'alba di fine febbraio
Nel silenzio della valle
Chiuse gli occhi alla vita terrena
E li aprì all'eternità
In ogni angolo del mondo
Tanta gente soffre e spera
E rivolge una preghiera
Al diletto del Signor
Al malato in agonia
Se nel sogno si rivela
Dai dolori lo solleva
Il miracolo gli fa
Certe volte lo senti vicino
Con lo sguardo di un bambino
Certe volte lo senti lontano
Poi ti accorgi è li con te
Fece dono al Signor
Fece dono al Signor
Fece dono al Signor
Della sua gioventù
Fece dono al Signor
Fece dono al Signor
Fece dono al Signor
Della sua gioventù