Uscire la notte è sempre troppo tardi
Lo faccio alle volte se non porto gli altri
Il tramonto è l'alba chi non bada al conto e perde il limite sul come comportarsi
Ogni quattro passi fanno tre cambi di rotta
Non contano i bicchieri immagina le dita
A reggerli fanno fatica, molta
Un po' come la vita che quel fondo gli racconta
Ti diranno che è la strada che si muove sotto i piedi
Come te la spieghi altrimenti
Il baricentro del mondo cambia come pensi che il cielo faccia a fare quei movimenti
E giù fino ad abbracciare l'asfalto
Con la dignità al tuo fianco
L'orizzonte è in diagonale camminando
Parlare è diventato arrampicarsi su pavimenti di marmo
Non mi ricordo cose che ho fatto mentre ero qui con te
Io non ti conosco qua non è un posto fatto per chi è come me
La notte la passo solo osservando qualcun altro come te
Vienimi accanto di notte vivremo ammirando che
Il ritorno verso casa è un dormitorio
Trasformare in letto ogni luogo
Che se ci penso non dormi proprio
Sei più uno scatto di confusione venuto fuori fuoco
Poi ancora poco cammina
Voglio vedere la follia fin dove arriva
Dietro angoli di strada
Tra chi dorme e chi vomita i ricordi della settimana prima
Tu non balli, dimmi come sono tutti gli altri
Come si può diventare così
Avere sessant'anni, bere mezzi fatti
Con lo sguardo sporco in attesa di un sì
Sulle strisce attraversano solo i mostri
Che mangiano il tempo legato ai polsi
Esaltano il modo che hanno di porsi
Quando alla noia non sanno opporsi più
Non mi ricordo cose che ho fatto mentre ero qui con te
Io non ti conosco qua non è un posto fatto per chi è come me
La notte la passo solo osservando qualcun altro come te
Vienimi accanto di notte vivremo ammirando che
La notte sa che non finisce mai, la notte sa com'è che finirai
Non mi ricordo cose che ho fatto mentre ero qui con te
Io non ti conosco qua non è un posto fatto per chi è come me
La notte la passo solo osservando qualcun altro come te
Vienimi accanto di notte vivremo ammirando che