Con le gambe
Allungate sopra un grigio divano
Con accanto
Il richiamo di un posacenere di marmo
Le bollette
I cuscini a fiori e le bustine del tè
Ed a volte il bel suono
Di una canzone
A volte l'immagini di un film in TV
Altre volte ricerca di pensieri e parole
E poi sbatto con la testa più giù
Ogni tanto succede che
Mi spavento del niente
Che poi niente non è
Un raccolto dolente
Un po' di male innocente
Ma poi mi tiro su
Con il viso
Appoggiato sulla spalla scomposta
Con il mete
I principi di un'esistenza che consuma
Le paure
I tasselli bianchi in muri che reggono te
E un po' manca il coraggio
Sì domani lo faccio
A volte le immagini di un triste déjà-vu
Altre volte speranza in un semplice scorcio
E poi cado con la faccia all'ingiù
Ogni tanto succede che
Mi spavento del niente
Che poi niente non è
Un raccolto dolente
Un po' di male innocente
Ma poi mi tiro su
Ogni tanto lo stesso si cammina per niente
Che poi niente non è (non è, non è)
Ho una salita imponente
Un po' di fango invadente
Ma poi mi tiro su
Mi tiro su
Mi tiro su, oh, oh
Mi tiro su oh, eh, uh