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Latitudine Video (MV)






Nicolaj Serjotti - Latitudine Lyrics
Official




La guardo spoglia come la mia anima
Come un albero a dicembre
Non so mai cosa dire anche se parlo
Così tanto che non si direbbe
Poi quasi sempre perdo tempo
A pensare al tempo che ho perso quasi sempre
Oggi mi sono svegliato prima dell'alba
Mi gronda rugiada dalle tempie

Questo mio vuoto non si riempie
Ma tanto ormai ci ho fatto l'abitudine
Appena posso prendo un volo
Cambio latitudine

Ci ho provato, ma non si riesce
Forse sarà la mia attitudine
Vorrei cambiare latitudine
Sdraiarmi e non pensare a niente
Guardare il tramonto che scende
Tengo la testa tra le nuvole
Ho la fobia dell'altitudine
Ma non mi farai scendere facilmente
So come ci si sente quando ci si sente
Dentro il corpo di un'altra persona
Quindi me ne puoi parlare e darmi un'impressione
Che non mi impressiona
Io è da vent'anni che non so chi sono, so come funziona
Scrivo ad Enrico per andare al Biko
E ci andiamo anche se non sappiamo chi suona

Dimmi come si fa a mantenere in equilibrio
Sopra a una mano musica e università
Più un po' di crisi di identità
Io che avrei voluto solamente vederla divertita
Ma mi guarda storto come un albero ad aprile, il vento tira
Fa la risentita, io scrivo finché non sento più le dita

Questo mio vuoto non si riempie
Ma tanto ormai ci ho fatto l'abitudine
Appena posso prendo un volo
Cambio latitudine

Questo mio vuoto non si riempie
Ma tanto ormai ci ho fatto l'abitudine
Appena posso prendo un volo
Cambio latitudine

Scrivo fino a quando non mi sento più le dita
Scrivo fino a quando non mi sento più le dita
Scrivo fino a quando non mi sento più le dita
Scrivo finché non sento più le dita
Scrivo finché non ho più la necessità di farlo
Muovo inchiostro, ho la telecinesi
Noi che ci siamo lasciati e ripresi, quanti pianti e malintesi
Quanti anni abbiamo passato convinti
Che fosse soltanto questione di mesi
Dimmi ora come mi vedi, come ti vedi, come ci vedi
Io ci vedo sorridenti con in sottofondo il demo di Steve Lacy
Discorsi muti sottintesi, a prendere il sole distesi
Su prati preferibilmente fuori dall'Europa però non inglesi
Ora dimmi se hai altri rimedi che io di biglietti ancora non ne ho presi

Questo mio vuoto non si riempie
Ma tanto ormai ci ho fatto l'abitudine
Appena posso prendo un volo
Cambio latitudine

Questo mio vuoto non si riempie
Ma tanto ormai ci ho fatto l'abitudine
Appena posso prendo un volo
Cambio latitudine
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La guardo spoglia come la mia anima
Come un albero a dicembre
Non so mai cosa dire anche se parlo
Così tanto che non si direbbe
Poi quasi sempre perdo tempo
A pensare al tempo che ho perso quasi sempre
Oggi mi sono svegliato prima dell'alba
Mi gronda rugiada dalle tempie

Questo mio vuoto non si riempie
Ma tanto ormai ci ho fatto l'abitudine
Appena posso prendo un volo
Cambio latitudine

Ci ho provato, ma non si riesce
Forse sarà la mia attitudine
Vorrei cambiare latitudine
Sdraiarmi e non pensare a niente
Guardare il tramonto che scende
Tengo la testa tra le nuvole
Ho la fobia dell'altitudine
Ma non mi farai scendere facilmente
So come ci si sente quando ci si sente
Dentro il corpo di un'altra persona
Quindi me ne puoi parlare e darmi un'impressione
Che non mi impressiona
Io è da vent'anni che non so chi sono, so come funziona
Scrivo ad Enrico per andare al Biko
E ci andiamo anche se non sappiamo chi suona

Dimmi come si fa a mantenere in equilibrio
Sopra a una mano musica e università
Più un po' di crisi di identità
Io che avrei voluto solamente vederla divertita
Ma mi guarda storto come un albero ad aprile, il vento tira
Fa la risentita, io scrivo finché non sento più le dita

Questo mio vuoto non si riempie
Ma tanto ormai ci ho fatto l'abitudine
Appena posso prendo un volo
Cambio latitudine

Questo mio vuoto non si riempie
Ma tanto ormai ci ho fatto l'abitudine
Appena posso prendo un volo
Cambio latitudine

Scrivo fino a quando non mi sento più le dita
Scrivo fino a quando non mi sento più le dita
Scrivo fino a quando non mi sento più le dita
Scrivo finché non sento più le dita
Scrivo finché non ho più la necessità di farlo
Muovo inchiostro, ho la telecinesi
Noi che ci siamo lasciati e ripresi, quanti pianti e malintesi
Quanti anni abbiamo passato convinti
Che fosse soltanto questione di mesi
Dimmi ora come mi vedi, come ti vedi, come ci vedi
Io ci vedo sorridenti con in sottofondo il demo di Steve Lacy
Discorsi muti sottintesi, a prendere il sole distesi
Su prati preferibilmente fuori dall'Europa però non inglesi
Ora dimmi se hai altri rimedi che io di biglietti ancora non ne ho presi

Questo mio vuoto non si riempie
Ma tanto ormai ci ho fatto l'abitudine
Appena posso prendo un volo
Cambio latitudine

Questo mio vuoto non si riempie
Ma tanto ormai ci ho fatto l'abitudine
Appena posso prendo un volo
Cambio latitudine
[ Correct these Lyrics ]
Writer: Carlo Luciano Porrini, Nicolo Ceriotti, Riccardo Santambrogio
Copyright: Lyrics © Warner Chappell Music, Inc.


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