Il vestito mi sta stretto
Mi stringe il petto
Forse è meglio così
E il trucco non va bene
In mezzo a tutte quelle iene
Sopravviverò
Sui tacchi e via
Tra il cacio e le pere io sto qui a parlare
Di cose che forse non riesco a capire
Che se ti interpellano non ne sai più come uscire
E forse se in mano ti tieni un bicchiere
Magari riesci anche piano piano a sparire
"Vado a prender del vino"
Poi non torni più
Ma il senso è letale
Obbligata a restare
Che poi che cosa dire
Non saprò mai nemmeno riparare
A qualche gaffe orrenda che mi capiterà di fare
Ad una mostra di rubini tra brillocchi e fantoccini
Hey, non dovresti giudicare
Ci accoglie un distinto, elegante signore
Sua moglie mi squadra con pubblico orrore
"Benvenuta piccola colombella fulgida"
"Ti piace fatto a mano, ricorda un po' Tiziano
Per me è disumano, se lo vuoi, se te lo do per un milione"
"No, no, no
Non sono io, stava parlando mi sa, col signore"
Trattare con vecchi arricchiti
Beoni che osannano pigri e ambiziosi cafoni
Un circo perenne trainato da mere pulsioni
Rubens, Kafka, Becken, Rofko, Hitchcok, Jhonson, Michael Jackson
Hinter Jung, Oliver Stone e Cher
Si divertono, si baciano si fanno complimenti
Non si invidiano, si stimano, sorridono e poi bevono
Insomma, si divertono
Voglio restare qua
Voglio restare qua, oh oh
Voglio restare qua
Voglio restare qua, oh oh
Voglio restare qua
Voglio restare qua
Voglio restare qua
Voglio restare qua
Voglio restare qua
Voglio restare qua
Voglio restare qua, eh
Voglio restare qua
Voglio restare qua
Voglio restare qua
Voglio restare qua
Voglio restare qua
Voglio restare qua
Voglio restare qua
Voglio restare qua