Eccomi arrivato in città
Senza quattrini né quartine, ora che si fa?
Vedo gente che si pompa di acidità
E fa soldi vendendo un po' di inciviltà
Zittendo chi fa la carità
Entro in questa urban jungle
È come essere in una royal rumble
Cerco consigli di sopravvivenza gogglando
"Come faccio a salire di rango?"
Devi trovarti il giusto branco
Mi accorgo che sono indigestibile
Indi per cui Offendibile da chi non è un incorruttibile
Quei bravi ragazzi, in fondo
Mi mostrano come il rispetto lo guadagni diventando irascibile
Ma preferisco l'incidenza della mia indecenza
Se ti devo far sentire la mia presenza
Spogliati di tutta la tua apparenza
Dagli fuoco con un fiammifero e un po' di benza
Sì, la benzodiazepina
Non sei in vetrina come un'etichetta in evidenza
Ormai la prepotenza non va più di tendenza
Per me vale solo la coerenza
Della decenza di capire la propria sofferenza
La mia dipendenza? è la mia stessa esistenza
Arrivo con un flow un po' retro
C'è un barbone che mi saluta nella metro
Si chiama Marco e viene dal Veneto
Ha fatto di tutto per rimanere vivo e vegeto
Dispensa sorrisi sdentati, ma nessuno lo caga come di consueto
Vorrebbe avere un casco per proteggersi dai suoi stessi pensieri che
Lo rendono inquieto
Come Magneto
Giro per strada e arrivo nei sobborghi del Mezzogiorno, dove non c'è speranza
Vi trovo vecchi, piccini, e il loro sogno
Quello di scannarsi non per voglia, ma per bisogno
Per lasciarsi alle spalle la povertà che avanza
Quattro pomodori e una mela è il loro pranzo
Non sono clochard, e nemmeno banditi
Ma rovistano nella borghesia e il loro avanzo
Una bimba è appena diventata donna
Senza trucco e inganno, senza alcuna malizia
Venti euro per alzar la gonna
E il gran padre si delizia
Ecco l'ingegnere, il ragioniere e il carabiniere
Senza pantaloni, senza alcun pensiero
Le danno una botta e anche il resto
Labbra gonfie di rossetto per la puttana del gran galà
Labbra gonfie di dolore per la piccola donna giù in città
Dolce vita vieni qua, e osserva
Questa serva ha più dignità
Di tutta la caterva della nobiltà
Dama mestizia presto fuggi via
Al trespolo degli angeli c'è il vino di compagnia
Bastano pochi sorsi per una follia
E, con le labbra piene di allegria
Giù dal ponte cade l'amore in avaria