La prima terra aveva le colline rosa
Con la vetta in bocca nutriva il mio dolore
Metteva l'amore in ogni cosa
Mi guardava con quegli occhi pieni di candore
La prima terra nutre i suoi figli
Con baci e giochi che sanno di gigli
Porta con il vento echi di solitudine
Ninna nanne che ti fan perdere l'inquietudine
Quindi, eccomi qua
Se volessi raccontarmi
Non saprei da dove cominciare
Forse dalla fine, ma sarebbe un paradosso
Io sono l'uomo di cartapesta
Quello che sta in un angolo alla festa
Fatto di vecchi stracci e giornali
Composti dalle solite notizie
Che si sgretolano in un giorno
Come le amicizie
Solo che vorrei essere un quadro
Magari impressionista
A levar del sole, faccio colazione
Sull'erba, in compagnia di ninfee
E assenzio, con la testa che va alla notte
Stellata, passata su un campo di grano con corvi
Ma sono di cartapesta
L'essenza di ciò che appare a prima vista
Una maschera attaccata con colla vinilica
Preparata con lacrime e resina artificiale
Mica come quella che trovi nella basilica
Avrei voluto vedere il nostro amore
Affisso sul muro di un museo
Così, i passanti distratti
Si sarebbero fatti un selfie
Invece noi, noi siamo in mostra a carnevale
Tra una folla grottesca fatta di sorrisi sguaiati
Abbagliati dall'estetica
Di un politico senza etica
E tutto si sgretola
Bel paradosso
La vita non è una puttana
È un respiro spezzato
Un castigo fatto di parole soffocate
Arrabbiate, dedicate e indossate
Sogno il mio sorriso
Che fa da ponte tra me e te
Tu balli sulle mie labbra
Vi poggi i piedi tracciando
Il mio respiro spezzato
Ho trovato dei tuoi capelli nella mia stanza
Petali caduti quando l'aria rarefatta
Ci ha portati fin sopra i nostri desideri
Ma tu lo sai
Conosco tutti i nomi dei fiori
Tranne il tuo
Non hai cattive intenzioni, io lo so
Tu sei la smorfia del tempo
L'ambizione dell'infinito
Di voler lasciare un segno
Nel ritmo pulsante della pelle
Respiri dolore e perversione
Come la miseria, è una punizione
Sei seduzione e sfinimento
Ed ecco che mi ami con accanimento
E si dorme soli per sempre
Su un cuscino e una coperta
Lasciando andare via i pensieri fuori falla finestra
Solo per accettare il presente
Che purtroppo è onniscente
Verrà l'arte
Verrà la freschezza
Ritornerà l'ardore, sempre
Rimarrà per sempre l'amore
Calda attendi la tua apocalisse
Calmo bramo il tuo subbuglio
Illumati da un'eclisse
Ho le emozioni che sono un intruglio
Insieme divoriamo i nostri nomi
E mi inebrio dei tuoi aromi