Non è vero che il mio dottore
Non può avere dipendenze
Che non può aver più d'un amore
E differir dalle apparenze
Ronzano leoni buoni in sua presenza
Ma girano astute volpi in sua assenza
Hanno orecchie allenate
E lingue ancor più forti
Sicuramente abituate
A sparlar anche dietro ai morti
È risaputo che'l mio dottore
Ha un ventre gonfio d'anarchia
Ma non commette un disonore
In fondo fa girar l'economia
Di un piccolo paese morto ch' è ormai deserto
Della sua virtù ormai io ne son certo
Ch' è solo quella di sorvegliare
Il portafoglio delle altre genti
Tutti li attenti ad indagare
L'uomo che ha più grossi i denti
Mi hanno detto che ora è stanco
Di preoccuparsi delle persone
E le volpi di tale branco
Riceveranno tal prescrizione:
"Una pillola di fatti vostri o due al giorno
O due pintòn di vino rosso, or non ricordo"
"Cureranno le vostre invidie
Vi faranno un po' svagare
Vi distrarran dalle mie commedie
C'è di meglio da vigilare"
Quando un giorno una una rossa volpe
Fu ritrovata in fin di vita
Volle conoscere la sua sorte
E dal dottore andò spedita
"Scusi, cosa posso fare mio luminare?
Sento un dolore forte al cavo orale"
"Ho riscontrato un' infezione
Sulla lingua, e le posso dire
Dovrebbe fare più attenzione
Culi e piedi non son da lambire"