Domani me ne andrò oltre le montagne
Domanderò al vento se asciugherà il mio pianto
Domani me andrò oltre la neve
Domanderò a lei se mi darà da bere
Mio padre sarà il mio scarpone
Sarà duro per correggere
E spesso per proteggere
Mia madre sarà il mio maglione
Sarà morbido per amare
E mi saprà scaldare
Mi hanno detto che in Francia troverò del pane
Nella legione ne avranno da avanzare
I miei denti avranno ancora qualcosa da bucare
Le mie costole riavranno qualcosa da abbracciare
Legione straniera io sto per arrivare
Fratelli, vi lascio, non patirò la fame
Legione straniera io sto per arrivare
Fratelli miei vi lascio
Vi porterò del pane
Caro il mio ciliegio gli adii lo so son brutti
Ma lo giuro tornerò a rubare i tuoi frutti
Cominciai quel lungo viaggio che pareva senza fine
Presi quel sentiero che dal paese va al confine
Nelle tasche avevo poche certezze
Così solide da sciogliersi con sole due carezze
Nelle tasche avevo una micca di dolore
E quella bastava a saziare il mio cuore
Non potrò più rinunciare la legiòn non è caina
Così dalla mia Angrogna mi ritrovai in Indocina
Chissà se tornerò a pestare la mia terra
Ma quanti falsi nomi ha rubato questa guerra?
Falsi i nomi ma vere quelle vite
Che la terra mangerà e che verran smarrite
Falsi i nomi ma vere quelle vite
Che saran per sempre impresse nelle mie ferite
Per pietà o per furbizia buon dio non mi ha voluto
Fisico da fiammifero, non gli sarei servito
Ma forse è per astuzia che non mi ha chiamato
Un cattivo come me lassù l'avrebbe odiato
Ma signor mi han detto spara, spara o sarai morto
Mi serviva quel pane e forse avevo torto
Ma signor mi han detto "spara", spara o sarai morto
Mi serviva quel pane
E non so, forse in fondo avevo torto