Cara,
son le otto del mattino,
e tu ancora stai dormendo,
ho già fatto le valigie
e adesso sto scrivendo
questa lettera per te,
ma non so che cosa dire
è difficile spiegare
quel che anch'io non so capire,
ma fra poco me ne andrò
e mai più ritornerò
io ti lascio sola.
Ah! quando s'alza il vento,
ah! quando s'alza il vento.
No! più fermare non si può
dove vado non lo so,
quanto male ti farò.
No! non ti svegliare mai,
no! non ti svegliare mai.
Cara,
le mie mani stan tremando,
i miei occhi stan piangendo,
a me sembra di strappare
qualche cosa dentro me
e vorrei gridare: no!
ma se guardo quella porta
io la vedo già aperta
ed ho voglia di fuggire
di lasciare dietro me
tutto quanto insieme a te,
di partire solo.
Ah! quando s'alza il vento,
ah! quando s'alza il vento.
No! più fermare non si può
dove vado non lo so,
quanto male ti farò.
No! non to svegliare mai,
no! non ti svegliare mai.
Non ti svegliare mai.