Su un campo di grano che dirvi non so un dì Paperina col babbo passò e vide degli alti papaveri al sole brillar. Così s'incantò. La papera al papero disse: "Papà, papare i papaveri come si fa?" "Non puoi tu papare i papaveri" disse papà. E aggiunse poi, beccando l'insalata: "Che cosa ci vuoi far, così è la vita! Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti, e tu sei piccolina, e tu sei piccolina, lo sai che i papaveri son alti, alti, alti, sei nata paperina, che cosa ci vuoi far?" Vicino a un ruscello che dirvi non so, un giorno un papavero in acqua guardò e vide una piccola papera bionda giocar. E lì s'incantò. Il papero disse alla mamma: "Mammà, pigliare una papera come si fa?" "Non puoi tu pigliare una papera" disse mammà. "Se tu da lei ti lasci impaperare il mondo intero non potrà più dire: Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti, e tu sei piccolina, e tu sei piccolina, lo sai che i papaveri son alti, alti, alti, sei nata paperina, che cosa ci vuoi far? Che cosa ci vuoi far? Che cosa ci vuoi far? Un giorno di maggio che dirvi non so avvenne poi quello che ognuno pensò papavero attese la papera al chiaro lunar e poi la sposò. Ma questa romanza ben poco durò poi venne la falce che il grano tagliò e un colpo di vento i papaveri in alto portò. Così papaverino se n'è andato, lasciando paperina impaperata: Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti, e tu sei piccolina, e tu sei piccolina, lo sai che i papaveri son alti, alti, alti, sei nata paperina, che cosa ci vuoi far? Che cosa ci vuoi far? Che cosa ci vuoi far?