Un vento leggero si alzò dal mare; disse alla nebbia: "Fammi passare!". Scosse le vele delle barche nel porto: "Salpate, marinai, che il giorno è sorto!" E corse via per le pianure intorno: "Svegliatevi, svegliatevi, ch'è giorno!" Squassò le chiome a tutta la foresta "Spiega le tue bandiere, ora che sei desta". Lieve toccò le ali ripiegate agli uccellini: "E' l'alba, su, cantate!" Nell'aia al gallo scompigliò le penne: "Suona la sveglia" disse e ai campi venne. Tutte piegò le spighe ad un inchino: "Salve" dicendo "Ecco il mattino!". Nel campanile entrò prepotente: "Scuotiti bronzo a ridestar la gente!". Ma sospirò, passando al cimitero: "Pazienza, non è ancora il Giorno vero".