Era un giorno di notte. Mentre la luna con i suoi raggi infuocati riscaldava la terra e il sole cadeva a larghe falde, io solo, insieme ad altri tre, me ne andai per una strada lunga, larga, corta e stretta. Entrai in un campo di meli, pieno di pere, prendendo una patata da un albero. Vidi, poi, seduto in piedi sopra un sasso di legno, un cadavere vivente che leggeva un giornale senza scritto al chiarore di un lumicino spento. Allora tirai fuori il mio coltello senza manico, che gli mancava soltanto la lama, glielo conficcai nel cuore e gli dissi: "Muori scellerato che hai mangiato lo zucchero salato!"