C'era una volta una dolce bambina, la vestiva una rossa mantellina, per tutti, giù nel borgo fino al dosso, bella e vivace, era Cappuccetto Rosso. Una cara nonna avea Cappuccetto, ella abitava al di là del boschetto. Si ammalò un giorno la vecchina "Vai a trovarla tu, mia piccina" disse la mamma alla sua bambina; nel cestino, torta, focacce e vino. "Non fermarti, te ne prego, per la via, c'è il lupo cattivo, bimba mia!". Canticchiando si incammina Cappuccetto, caccia grilli e intreccia fiori per diletto. Il lupaccio l'ha veduta di lontano, insidioso già medita il suo piano. "A casa della nonna lesto, lesto, la divoro, poi con cuffia e camiciotto ad ingannar m'appresto Cappuccetto" che, arrivata, la nonnina trova a letto. "Ha un viso strano assai" pensa la bimba, con un grande stupore chiuso in petto "che occhioni, che manone e quanti denti!" "Meglio voglio guardarti, accarezarti... mangiarti, mia tenera bambina!". Cattivo, astuto e lesto il lupaccio mangia in un boccon nonna e nipotina. Dorme or come sasso il lupo sazio e grasso. Passava di là un baldo cacciatore, fedele è della nonna servitore sbircia l'uomo dalla schiusa imposta, capisce il perché di quel sopore. Entra tosto ed esperto il pugnale lancia, con precisione apre al lupo la gran pancia; bimba e nonna escon vive canticchiando, con focacce, torta e vino ringraziando.