(Battisti-Panella) E poi di che parliamo di come per favore hai fatto se non ti dispiace replicarlo Quel gesto quellinsieme di cose e di non cose che accadono una alla volta E quindi possono ripetersi a richiesta e non per caso in cambio ti rifaccio il mostro Mi tolgo le foglie dalle dita il vento pettinato ritorno ai connotati riprendo i miei colori A mano libera e meglio puoi vedermi allontanando e poi di che parliamo Trasvola sopra lultima pupilla la farfalla e la lingua la spilla E rispecchiamo loh dello stupore col quale incorniciamo il fragile leggero di quel che non diciamo E poi di che parliamo di come sei tracciata appena su carta o traspari in filigrana Trapassi le pareti solletichi anche laria ma un gesto un solo gesto Ti torna solida un gesto che è richiesta e non è caso in cambio non invento niente Mi butto di sotto o non mi butto mi sto distrattamente sfrenando dal mio posto proietto il bellaspetto Mi tramo intrecciami e puoi vedermi meglio allontanando e poi di che parliamo Nel libro davventure saltiamo le parole e le figure.