Letra de Il Pendolino de Assalti Frontali


Letras de Assalti Frontali

Letra de Il Pendolino
Mi hanno chiamato pendolino
né un treno, né n'aereo
progettato fra gli zeri messi in fila dei miliardi
da Roma capitale a Milano da bere
ogni giorno mezza Italia a 300 silenzioso
30.000 tonnellate di babbioni sui sedili
ogni giorno ogni notte sono troppe!
non sopporto più i telefoni portatili
il doppiopetto e la cravatta, i panegirici
di industriali emergenti o di vaticanisti
odio i rossetti, i sorrisi educati, odio i trucchi
le sentenze dall'alto
le questioni di fica o di vita mondana
quanti salotti sui sedili tutte le mattine
oscene scuregge al "cacharel" sulle foderine
ho un sogno: incrociare le braccia
ah, ah, che dico, le rotaie incrociate come freccia
quando passo non ho tempo è l'orario ferroviario
ragazzi e ragazze colorano le mura c'è musica al binario
ho un sogno guardo e non mi fermo
raggi di sole nella corsa ruggisco
veloce, veloce senza mai fermarmi
le rotaie lì
ma io non posso scordarli.


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