Molto di più della terra sotto i piedi
Qui mi mancano le voci e la città
E poi mi manchi tu che non ti vedo più
Da quando sono qua
Siamo saliti prima che finisse il turno
Sopra il tetto della fabbrica a guardare
Se dall'alto si vedesse finalmente
Chi ci ha fatto licenziare
Il primo giorno se n'è andato quasi in fretta
Noi di sopra e gli altri sotto a questionare
Ma di chi sono quelle facce sopra il tetto
E che cos'hanno da guardare
Poi è arrivata sventolando la volante
E un bambino ha salutato da un balcone
Prima che facesse notte si è piazzata
La televisione
No, non scendo
E non mi tira giù
Neanche la tivù
No, non scendo
E vacci pure tu
Davanti alla tivù
Come passanti quando all'improvviso piove
Stipati all'unico riparo di un portone
Quelli di sotto si schiacciavano davanti
All'occhio della trasmissione
Io sopra il tetto ci ho rimasto anche un parente
Per me la colpa e la delocalizzazione
Tutti volevano il microfono per dire qualche cosa
Alla televisione
E mentre il buio si calava per le strade
E sui cancelli e le ringhiere di Torino
E si era spenta anche la luce del balcone
Dove c'era quel bambino