Lentamente parto
Mi inoltro nella notte, una e venti dice il Casio
A questa ora sembra il caso di darsi un po' di spazio
Zero tempistiche, dieci motivi per andar lontano
Le chiavi in una mano, una macchina, un riparo
Delle provviste dentro a un bagagliaio
Saluto con il clacson, volume a questa radio
Prendo fiato, m'emoziono e scompaio
Inizia a piovere
E sopra l'asfalto
Ballano le luci dei semafori e i lampioni
Arancione e giallo
Arancione e giallo
A dettare il tempo sembra sia il tergicristallo
Lungo la strada, lungo il viaggio
I ricordi si riflettono tra quattro finestrini
Il tempo a ogni dettaglio
Un campo da calcio, i treni lontani ed il fumo dei camini
E come va? Come va? Va bene
Tanto meglio di così non poteva andare
Dove si va, si va insieme
Queste città ormai sembrano lontane
E come va, come va, va bene
Tanto meglio di così non poteva andare
Dove si va? Si va insieme
Quelle città ormai sembrano lontane
Prima di partire volevo salutare
Lasciare dette un po' di cose
Ma è forse meglio lasciar stare
In fondo certe cose le abbiamo già capite
Continuare, proseguire
Senza nessuna interruzione
Belle parole, bella sensazione
Ricorda tanto il mare
Così tanto che s'inizia a intravedere
Così tanto che inizio a rallentare
La sabbia sulle ruote
Spengo il motore, scendo per guardare
La migliore deviazione che potesse capitare
Il silenzio e qualche nave che compare e scompare
Un momento che sembra rimanere
Trattenere il tempo e poi sparire
Che alla fine quello rimane
È solo un punto e poi cosa succede
E come va? Come va? Va bene
Tanto meglio di così non poteva andare
Dove si va, si va insieme
Queste città ormai sembrano lontane
E come va, come va, va bene
Tanto meglio di così non poteva andare
Dove si va? Si va insieme
Quelle città ormai sembrano lontane