Di Sara ricordi soltanto il vestito bianco e trasparente
Hai perso per strada il rossore e il sorriso, di chi fa finta di niente
Chissà se qualcuno ha raccolto quei baci mai dati
I gesti invisibili come bottoni smarriti
Di Sara ricordi soltanto il vestito bianco e trasparente
Hai perso per strada il rossore e il sorriso, di chi fa finta di niente
Chissà se qualcuno ha raccolto quell'attimo in cui le impazziva il cuore
Ci vuole fortuna, magia, un prestigiatore
Io spero che esista anche un Dio delle piccole cose
Che sappia i silenzi mai diventati parole
Che sappia i gradini di pietra, l'estati scoscese
Quel nome che hai proprio lì sulla lingua e non viene
Dio mostrale passi di danza che aveva sbagliato
Conserva le foto in cui s'era trovata per caso
Raccogli le briciole perse di ogni esistenza
I respiri sui vetri, di treni in partenza
Chissà se qualcuno sa dire i cognomi dei suoi compagni di scuola
Poesie che non è mai riuscita a imparare a memoria
Se ha letto i romanzi che poi non abbiamo finito
Le voglie che non sono più diventate peccato
Se sa le preghiere fantasmi di noi da bambini
O dov'è che finiscono chiavi e orecchini
Il Dio delle piccole cose aspetta la fine del cammino
Con un sacco sgualcito dal tempo ed un piccolo inchino
Chissà se ci ridà indietro le vite che abbiamo in sospeso
Io credo sia questo l'inferno e il paradiso