Don Crescenzio - Porto Lyrics

In fondo al bicchiere cacci tutti i problemi
Per poi tornare sempre fuori gli schemi
Scemi commentano al cell
Fermi lì urlano
Family scusa no grazie
Le disgrazie che ho passato
Poter incassare con questa merda
Mica doverlo fare in piazza con l'erba
Sai che c'è ahimè finché non faccio gran che non mi levo
A me porgi il narghilè che da un po' di sollievo
Messaggio con Dio che sta scrivendo
Probabilmente la mia vita
Ma credo non con la matita
Non vorrò un lavoro come tutti
So che l'orgoglio darà i suoi frutti
Sai farò tutto da solo
E poi prenderò il volo
Ma senza un lavoro
Senza di loro
Insulto la tua crew anche senza autotune
So che mi sente sempre aprendo Youtube
Ma' se non ce la faccio pensaci tu
Prima dello sfascio un déjà vu
Mi rendono felice ghiaccio e BMW

Il tuo cuore è un porto e le mie parole navi
No non ti sopporto però poi mi richiamavi
Stammi lontano chi ti sopporta
Chiavi in mano chiudi la porta
Col cuore in gola
Per non svegliare chi se la prende a male
Oppure tua madre

Si fa male la mancanza nella stanza
Di un sogno che avanza con barre e arroganza
Pare in testa c'è una festa e presa a male col suo cane
Da lontano non ci piace
Ce ne andiamo per conto nostro
E te lo dimostro
Che il colore dei tuoi occhi non ha un costo no

Il tuo cuore è un porto e le mie parole navi
No non ti sopporto però poi mi richiamavi
Stammi lontano chi ti sopporta
Chiavi in mano chiudi la porta
Col cuore in gola
Per non svegliare chi se la prende a male
Oppure tua madre

Tutti ti amano quando sei due metri sotto terra
Aspetta che chiamo un bro vuoi giocare a fare la guerra
Tengo i piedi per terra
Rimango lucido come una perla
Per la gloria senza passare per il diavolo
Stessa storia tutti sanno di che hablo no?
Don sulla traccia
No sulla faccia
Non vedi la mia espressione di dolore
La canto fino a che le batte forte il cuore
Due zero uno nove
Nuovo poeta non giudicare mai dall'età
Una cometa è il saluto di chi da lassù si allieta
Metà del lavoro l'hai già fatto col talento
Non sento
Ho il telefono spento
Ma sento
La vibrazione delle casse
Sono come Ulisse ma cerco di godermi la vita
La vita mica
Di tornare ad Itaca

Il tuo cuore è un porto e le mie parole navi
No non ti sopporto però poi mi richiamavi
Stammi lontano chi ti sopporta
Chiavi in mano chiudi la porta
Col cuore in gola
Per non svegliare chi se la prende a male
Oppure tua madre

Si fa male la mancanza nella stanza
Di un sogno che avanza con barre e arroganza
Pare in testa c'è una festa e presa a male col suo cane
Da lontano non ci piace
Ce ne andiamo per conto nostro
E te lo dimostro
Che il colore dei tuoi occhi non ha un costo no