Eran giorni d'inverno
Il fiume era ghiacciato
Quanto amore paterno
Tra padre e scapestrato
La città era deserta
Le strade quantomeno
Tutti quanti all'erta
La morte era sul treno
Il bar stracolmo
Di gente ubriaca
Il prete legge un salmo
A passo di lumaca
La noia era tanta
Sembrava non finire
Verità sacrosanta
Avrei preferito morire
La morte fa notizia
Quando aleggia troppa noia
E diventa redditizia
Quando in mezzo c'è una troia
Il macabro gusto
Che è insito in ognuno
Un luogo angusto
E oggi non staremo a digiuno
Giornalisti avvoltoi
Già sotto i portoni
Come spermatozoi
La gara dei coglioni
Chi per primo ha l'esclusiva
Sarà riempito d'oro
Diretta televisiva
Non c'è spazio per il decoro
Ed è sempre stato qua
Vedi un morto et voilà
Il regista è il deus ex machina
E noi con gli occhi fisso sullo schermo
È uno scherzo
La commedia italiana
La tristezza non è poi malsana
Di chi riempie gli occhi con questa merda qua
Dio per carità
Ed è proprio la tristezza
Che mi sta opprimendo il cuore
Tutta l'inadeguatezza
Per chi brutalmente muore
Omicidio intenzionale
Ascolti alle stelle
Spettacolo nazionale
Risate a crepapelle
Quand'è che siam cambiati
Da poeti ad assassini
Coltelli insanguinati
Nelle schiene dei bambini
L'importante è che si dica
In tutta la nazione
Che Dio ti benedica
Ti perdono per ogni tua azione
Ed è sempre stato qua
Vedi un morto et voilà
Il regista è il deus ex machina
E noi con gli occhi fisso sullo schermo
È uno scherzo
La commedia italiana
La tristezza non è poi malsana
Di chi riempie gli occhi con questa merda qua
Dio per carità