Non mi chiamare perché-è tardi non è troppo presto
Zitto e guardami ballare faccio un casqué
Mentre pulivo per terra si mi sono detto
Certo che lo voglio grasso questo cashé
Però dissolvi per sta gente che mi disse pazzo
Non dissi niente ma a pagare fu proprio il silenzio
Certo è un mago il marinaio quando il mare è piatto
Ma gli mandai un mazzo di fiori con un dito dentro
Ma la vendetta a quel bambino prosciugava le lacrime
E lungo il fiume la sua fine brincorreva i rintocchi
La morta delle bestia e la fine delle favole
E il giorno che sparisci avrò degli alibi forti
Se sara quel' che sara se la fine sarà tragica
Ma il servo dello schiavo fotterà quel nero d'Avola
Sporco di fango avanza nella mano quella favola
A pugni nella corte per avere un posto a tavola
Cantava nasco solo muoio solo domani
Mentre pensava "dai fratelli che insieme possiamo farcela"
Ma lo capì alla fine ora mi tremano le mani
Che unione fa la forza fra nei branchi di cani
Mentre penso a come farti fra mi scaldo la cena
Lingua lingua corri forte o qua non campi una sega
Quel bambino vede pula chiama solo Carmela
Non vi diro mai la fine non ne vale la pena.
Ma vendetta bella fresca non mi bastano le scuse ci
Ma la comuna t'insegna soltanto a fare gl'incubi
Casba sai di chi è la colpa certo ti rispondo si
Mamma quanto rido quando brucia la gendarmerie
Ma le giornate sono troppe Qua è la ansia che mi schiaccia
Quei brividi ad agosto E quelle nocche rotte in faccia
L'inverno chiama casba La paura di non farcela
Ma un anima già morta La paura non la calcola
E adesso scendo in strada un altra notte un altro giorno
Un ragazzino in strada deve correre
La Rabbia dentro agl'occhi a mezzanotte mezzogiorno
Quell'unico diamante tra la polvere
Ma adesso non guardarmi dico per davvero
Adesso che guardo allo specchio e vedo solo il vuoto
Una pozzanghera malata vuole essere il cielo
M'han dato 4 buste in mano e mi son fatto uomo
Ed era Fredda questa neve sopra il cemento di lapide
Ed ho corso a piedi nudi sopra a un deserto di lacrime
A volte dire che è impossibile è un po' troppo facile
Ma spingo perché so che anche la roccia è malleabile
E daranno rose nere quando conteremo i soli
E fa rumore solo l'eco dove i sogni sono pochi
Poi è alla fine che ho capito quei i giudizi erano vuoti
Adesso guardami danzare sui rintocchi d'orologi