Sono emergente, tempo presente
Stato indipendente che vorrebbe una conquista
Essere colonia, pista di atterraggio
Per un'etichetta senza un equipaggio
Ma il problema è che la piattaforma è stretta
No, non è un problema perché la mia forma è piatta
Le vogliamo più formose nel nostro roster
O che almeno suonino male una telecaster
Vorrei essere emergenza come l'ambulanza
Vorrei avere precedenza, uscire dalla stanza
Ma sono a piedi in mezzo alla strada
E se mi vedi non mi riporti a casa
A piedi in circonvallazione
Imbottigliata in una coniugazione
Participio presente, la parola emergente
Sembra un aggettivo, ma è uno stato di mente
Uno sano di mente non accetterebbe la proposta indecente
Che mi farà spazio tra la gente eh, he mi darà sazio
Non costa nulla chiedere preventivi
Non come assorbenti o preservativi
Che ho messo nella testa per non spendermi troppo
Ma mi bloccano anche le tube di Falloppio
Scoppio se mi dici ancora che ti piace la mia musica
Ma metti mi piace solo alla mia forma fisica
Che pesante, sei troppo critica
Per monetizzare devi fare un po' la stupida
Participio presente, la parola emergente
Sembra un aggettivo, ma è uno stato di mente
Uno sano di mente non accetterebbe la proposta indecente
Che mi farà spazio tra la gente eh, che mi darà sazio
Non avere fretta
Qui non c'è nessuno che ti aspetta
Qui non c'è successo che ti spetta
Dammi retta fai la gavetta
Aspetta il testimone come nella staffetta
Ma rispetta il limite dei trenta
Quaranta sei fuori dalla conta
Conta, cunta, canta non importa
Speri di lasciare la tua impronta
Ma per loro tu cammini storta
Anche se sei pronta
Na-na-na-na-na
(Na-na-na-na-na, na-na-na)
Participio presente, la parola emergente
Sembra un aggettivo, ma è uno stato di mente
Uno sano di mente non accetterebbe la proposta indecente
Che mi farà spazio tra la gente eh, che mi darà sazio
Non sei più sottopagato
Quando difendi un principio sbagliato
Raccomandato dai problemi del passato
Quando diventi participio passato